G.A.S.






________________________________________________________________________________________


Nuovi stili di vita:
i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)
Una proposta del Circolo Acli di Senago

di Alida Zoccolan                                                                                                                                    
____________________________________________________________________________________________________
                                        La storia dei G.A.S.


Il primo G.A.S. nacque nei primi anni novanta da un appello lanciato dal missionario comboniano Alex Zanotelli sull'inadeguatezza dell'attuale modello di sviluppo. In seguito uscì un libro che incominciò a interrogare le coscienze di ognuno di noi come cittadini e consumatori. Si intitolava "Guida al consumo critico" e fu scritto dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo coordinato da Francesco Gesualdi, allievo di Don Milani, che tra l'altro partecipò a Senago nel 2008 ad un incontro sui nuovi stili di vita promosso dall'Istituzione Biblioteca. Il libro ricco di informazioni sulla realtà del mercato e sul ruolo delle multinazionali, dava voce a un disagio crescente verso il modello economico attuale e stimolava la responsabilità di ognuno nella ricerca di alternative. Da allora il testo è stato più volte ripubblicato e aggiornato. Il messaggio fondamentale è ben descritto da queste parole che sono alla base dell'impegno del Centro Nuovo Modello di Sviluppo: "La politica non si fa solo nella cabina elettorale o nelle manifestazioni di piazza. La politica si fa ogni momento della vita: al supermercato, in banca, sul posto di lavoro, all'edicola, in cucina, nel tempo libero, quando ci si sposa. Perchè scegliendo cosa leggere, come, cosa e quanto consumare, da chi comprare, come viaggiare, a chi affidare i nostri risparmi, rafforziamo un modello economico sostenibile o di saccheggio, sosteniamo imprese responsabili o vampiresche, contribuiamo a costruire la democrazia o a demolirla, sosteniamo un'economia solidale e dei diritti o un'economia animalesca di sopraffazione reciproca. In effetti la società è il risultato di regole e di comportamenti e se tutti ci comportassimo in maniera consapevole, responsabile, equa, solidale, sobria, non solo daremmo un altro volto al nostro mondo, ma obbligheremmo il sistema a cambiare anche le sue regole perchè nessun potere riesce a sopravvivere di fronte ad una massa che pensa e che fa trionfare la coerenza sopra la codardia, il quieto vivere, le piccole avidità del momento". Da questo impegno per un'economia equa e sostenibile a partire dalla nostra quotidianità nascono i Gruppi di Acquisto Solidali che sono diventati sempre più una pratica diffusa ed oggi coinvolgono oltre 7 milioni di italiani (dato ANSA apparso recentemente su Repubblica) e contribuiscono a tenere in piedi un'economia sostenibile, legata al territorio, a KM zero, rispettosa dell'ambiente. A partire dal 2008, l'ordinamento giuridico italiano riconosce formalmente i G.A.S. definendoli come < soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi con finalità etiche, di solidarietà sociale e sostenibilità ambientale > (Legge Finanziaria 2008, art. 1, coma 268).

L'esperienza dei G.A.S.

Mettersi insieme per acquistare i prodotti che servono per la vita quotidiana rappresenta un percorso comune all'insegna della solidarietà la quale si manifesta sia all'interno del gruppo di acquisto, nella reciproca collaborazione, sia rispetto ai produttori con i quali si instaura un clima di dialogo e fiducia scoprendo che dietro ad ogni prodotto ci sono spesso storie molto belle fatte di impegno, competenza e creatività. Il vantaggio è reciproco: si comprano prodotti di qualità a prezzi competitivi perchè vengono esclusi gli intermediari, mentre i produttori si vedono riconoscere un prezzo equo per il loro prodotto, altrimenti eroso dalle aggressive politiche di prezzo decise dalla grande distribuzione.

Perchè far parte di un G.A.S.

- Per fare la spesa insieme, direttamente da alcuni produttori, preferibilmente cooperative o aziende familiari di medie-piccole dimensioni.
- Per scegliere produttori che utilizzano preferibilmente tecniche di agricoltura biologica.
- Per sostenere aziende attente alla salvaguardia dell'ambiente e alla tutela del lavoro, possibilmente nel territorio (economia a KM zero).
- Per arrivare alla definizione di un prezzo equo per i produttori, ma anche per i consumatori.
- Per condividere un cammino verso stili di vita più sobri e solidali.
- Per destinare (se deciso insieme) una piccola quota della spesa a sostegno di un progetto di solidarietà.

Quali sono i vantaggi?

- Sostenere le cooperative o i piccoli produttori significa sostenere aziende che lavorano con più intensità di manodopera che di capitale, significa così sostenere di più l'occupazione.
- Scegliere i produttori significa conoscere le condizioni del lavoro nelle aziende, porre attenzione ai diritti dei lavoratori e all'assenza di ogni forma di sfruttamento.
- Rivolgersi direttamente ai produttori toglie il ricorso ad intermediari e riduce il ricorso alla grande distribuzione, che spesso non riconosce un giusto prezzo ai produttori e li vincola al rispetto di condizioni non sempre sostenibili.
- Scegliere produttori vicini dà la possibilità di incontrare questi produttori o nelle loro aziende o nella nostra sede, in modo da apprezzare il loro comportamento e conoscere la storia di ogni prodotto e del territorio in cui viviamo.
- Scegliere prodotti locali e concentrare gli acquisti di più famiglie significa anche ridurre l'inquinamento e lo spreco energetico dovuti al trasporto della merce su lunghe distanze.
- Acquistare grandi quantità di prodotti consente ai G.A.S. di spuntare prezzi inferiori rispetto a quelli sostenuti a parità di qualità.
- Scegliere prodotti biologici significa ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura intensiva che utilizza pesticidi, concimi chimici, diserbanti; significa rispettare i cicli naturali della terra e delle stagioni e mangiare cibi più sani e con più gusto.
- Scegliere quali prodotti acquistare ci rende consumatori attenti alla nostra responsabilità sociale all'interno della sfera dei consumi, praticare uno stile economico sociale e partecipativo, animato da principi di solidarietà e sobrietà, compatibile con le persone e l'ambiente.

(dall'esperienza del G.A.S. cooperativa del lavoratore ACLI di Novate Milanese).

Nessun commento:

Posta un commento